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Presentazione DIMAI

Il Dipartimento di Matematica e Informatica "U. Dini" (DIMAI) è un centro di riferimento per la ricerca e la didattica in Scienze Matematiche e Informatiche, collaborando con il DISIA in ambito informatico. Tra le sue attività di ricerca figurano Algebra, Analisi Matematica, Analisi Numerica, Fisica Matematica, Geometria, Informatica, Logica Matematica, Didattica e Storia della Matematica, Probabilità e Statistica Matematica. Il Dipartimento punta a rafforzare la ricerca internazionale, pura ed applicata, e valorizza l'attività didattica nei corsi di Matematica e Informatica, essenziale per il pensiero scientifico. Considera strategiche anche le collaborazioni con le aziende e le iniziative di orientamento per le scuole superiori.

 

Il DIMAI offre corsi di laurea triennale e magistrale in Matematica e Informatica e supporta didattica di base e avanzata in otto scuole dell’Ateneo. È sede del Dottorato in Matematica, Informatica e Statistica e ospita la Fondazione CIME, promotrice di corsi estivi di ricerca matematica da oltre 70 anni. Collabora con riviste prestigiose come gli Annali di Matematica Pura e Applicata e Pure Mathematics and Applications, e con istituzioni come l’INdAM, la SMI, il Giardino di Archimede. Promuove la ricerca avanzata in Matematica e Informatica, con seminari ed eventi anche interdisciplinari, come il Colloquio di Matematica del Dipartimento. Il Dipartimento gestisce un Centro di Calcolo all'avanguardia e collabora con il Centro Interdipartimentale di Data Science e il progetto High Performance Computing (HPC) dell'Ateneo. È inoltre attivo in progetti di ricerca industriale e sostiene la formazione insegnanti attraverso convenzioni con Mathesis e scuole locali. Promuove la divulgazione e l’orientamento con eventi come la Settimana Matematica Fiorentina, la Gara Matematica e il Premio Riccardo Ricci, coinvolgendo scuole secondarie della Toscana e oltre. La Segreteria Amministrativa del DIMAI gestisce contabilità, ricerca, amministrazione e didattica, collaborando con i tecnici informatici per lo sviluppo di applicativi gestionali. Il Dipartimento collabora con la Biblioteca di Scienze, la cui sezione Matematica in viale Morgagni ospita una delle più importanti collezioni europee di libri e riviste, con particolare rilievo per i testi classici e le raccolte biografiche.

Storia

L’Università di Firenze affonda le sue radici nello Studium Generale, fondato nel 1321 dalla Repubblica fiorentina. La sua importanza venne riconosciuta con una bolla di papa Clemente VI e, nel 1364, Carlo IV lo elevò a università imperiale. Negli anni subì vari trasferimenti e interruzioni legati ai cambiamenti politici: ciononostante Firenze mantenne sempre una vivace attività culturale, arricchita da accademie come la Crusca e il Cimento.  Nel 1497 si arricchì delle cattedre scientifiche dello Studio di Pisa. Risale al 1500 il primo insegnamento di matematica tenuto nello Studio fiorentino da Luca Pacioli. Altre figure di spicco per la Matematica nel primo periodo furono Paolo dell'Abbaco, Benedetto dell'Abbaco e Raffaele Canacci (continuatori dell’opera di Fibonacci), Egnazio Danti, Ostilio Ricci (maestro di Galileo), Evangelista Torricelli, Vincenzo Viviani, Paolo Dal Pozzo Toscanelli (amico di Leon Battista Alberti e di Filippo Brunelleschi, al quale insegnò nozioni di matematica). Nel 1807 nacque il Liceo di Scienze Fisiche e Naturali, primo nucleo della futura Facoltà di Scienze, con l’obiettivo di promuovere il progresso scientifico e le sue applicazioni pratiche. Nel 1859, venne trasformato nel Regio Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, favorendo il coordinamento tra studi scientifici e umanistici. Con la riforma Gentile del 1923, l'Istituto divenne l'Università degli Studi di Firenze.

 

Il primo anno accademico fu inaugurato nel 1924 con dieci facoltà, a cui si aggiunse nel 1970 quella di Ingegneria. Nacque così la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, articolata in cinque corsi di laurea: Chimica, Fisica, Matematica (37 studenti immatricolati all’attivazione), Fisica e Matematica (40 studenti), e Scienze Naturali. Includeva anche il Biennio propedeutico di Ingegneria, istituito ufficialmente nel 1925/26, che raggiunse subito un alto prestigio per la qualità dell’insegnamento. L'insegnamento della Fisica Matematica fu affidato per due anni anche ad Enrico Fermi. Questo Biennio rimase attivo fino al 1970, quando fu istituita la Facoltà di Ingegneria, grazie anche al contributo di due matematici di rilievo, Demore Quilghini e Gaetano Villari. Nel corso degli anni, la matematica ha mantenuto una presenza significativa anche in altre Facoltà, come Architettura e Ingegneria, con docenti illustri che hanno contribuito non solo alla didattica ma anche alla ricerca interdisciplinare, come Luigi Campedelli, Emilio Bonferroni (allievo di Peano), Mario Primicerio e Ugo Saccardi. Dal 1928 è attivo anche il Seminario Matematico, Fisico e Astronomico di Arcetri, palestra di discussioni interdisciplinari. Il Corso di Laurea in Informatica nacque come evoluzione del Corso in Scienze dell’Informazione istituito nel 1993. Pensato per focalizzarsi sul calcolo e sulla modellizzazione scientifica, da un lato cercava di non sovrapporsi troppo con l'analogo Corso di laurea attivo a Pisa e, dall'altro, assicurava il più stretto collegamento possibile con le altre anime della Facoltà.

 

Le origini dell'attuale Dipartimento di Matematica e Informatica "Ulisse Dini" risalgono al 1927, quando Giovanni Sansone fu nominato professore di Analisi Matematica nella neonata Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Nonostante le difficoltà iniziali, con una sede modesta e poche risorse, Sansone lavorò instancabilmente per ottenere una struttura adeguata, che fu infine realizzata in Viale Morgagni, quando era ormai fuori ruolo. 

 

“Nel 1927, uno dei miei compianti maestri, Giovanni Sansone, fondò l'Istituto Matematico” … “constava di una sola stanza a S. Marco ed aveva un solo libro. Per tutta la vita vidi Sansone lottare per avere un vero Istituto. Lo ebbe in Viale Morgagni quando ormai era fuori ruolo”.

- Giuliano Toraldo di Francia, La tradizione scientifica.

 

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Ultimo aggiornamento

20.03.2025

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